Se sei qui, probabilmente stai cercando risposte su una relazione finita male o su dinamiche tossiche che non riesci a capire. Il narcisismo e il discorso sul narcisista è un tema complesso, spesso banalizzato, che tocca non solo chi ne soffre, ma anche chi si ritrova coinvolto in relazioni disfunzionali. Questo testo non è una guida psicologica, ma una riflessione filosofica per aiutarti a guardare oltre le etichette, a comprendere te stesso e a trasformare il dolore in consapevolezza. Perché, alla fine, il vero cambiamento inizia da dentro.
La Filosofia come scienza dell’anima
La riflessione che segue è di natura filosofica, non psicologica. La filosofia, come scienza dell’essere e delle cause prime (Aristotele), abbraccia il tutto e si configura come teologia. Tuttavia, con l’avvento della scienza moderna, la filosofia ha perso il suo primato, diventando un pensiero critico e fondante per le discipline scientifiche. Quando una scienza necessita di fondare i propri principi, ricorre alla filosofia, dando vita a “filosofie di qualcosa” (es. filosofia della scienza, del diritto, epistemologia).
La psicologia, intesa come “scienza dell’anima”, ha radici filosofiche antiche, risalenti a Platone e Aristotele. Oggi, però, la riflessione sull’anima si divide tra un approccio filosofico (“esistenziale”) e uno psicologico (“patologico”). Mentre le scienze moderne mirano a risolvere problemi pratici, la filosofia si concentra sulla critica e sulla riflessione generale, senza un obiettivo immediato. Wittgenstein afferma che la filosofia “lascia tutto com’è”, sottolineando che la comprensione di un problema non coincide con la sua soluzione.
Il narcisismo sarà affrontato partendo da nozioni psicologiche, ma con l’obiettivo di una riflessione filosofica più ampia sulla natura umana.
Narcisista e Crocerossina
Nella narrativa popolare, soprattutto online, il narcisista è spesso dipinto come il “cattivo” della relazione, mentre la “Crocerossina” è la vittima innocente. Questa dicotomia semplifica eccessivamente la realtà, polarizzando i ruoli e ignorando la complessità delle dinamiche relazionali. La Crocerossina, spesso descritta come una persona altruista, può in realtà cercare riconoscenza o autocompiacimento attraverso il suo ruolo di “salvatrice”. Questo schema rischia di nascondere strutture narcisistiche in entrambe le parti.
Il Disturbo di Personalità naricsistico (NPD) è una patologia mentale che colpisce una piccola percentuale della popolazione. Tuttavia, la tendenza a diagnosticare il narcisismo negli altri è spesso un modo per evitare di riflettere su se stessi e sul proprio ruolo nella relazione. La domanda cruciale è: perché non ho riconosciuto i segnali? Piuttosto che etichettare l’altro, è più utile chiedersi quali dinamiche interiori ci hanno spinto a rimanere in una relazione disfunzionale.
Cosa non è possibile fare?
- Diagnosi per conto terzi: Uno psicologo non può diagnosticare il narcisismo nel partner di qualcuno, né tanto meno un non specialista dovrebbe farlo. Le descrizioni popolari del “narcisista” e della “Crocerossina” rischiano di banalizzare concetti clinici complessi.
- Etichettare gli altri: Le parole hanno un potere performativo (Austin). Definire qualcuno come “narcisista” può creare una profezia che si autoavvera, distorcendo la percezione della realtà e impedendo una riflessione profonda sul proprio ruolo nella relazione.
A cosa serve questa operazione?
Etichettare l’altro come “narcisista” non aiuta a comprendere cosa non ha funzionato nella relazione. Al contrario, distoglie l’attenzione da se stessi, impedendo una trasformazione interiore. La vera domanda dovrebbe essere: cosa posso imparare da questa esperienza? Invece di cercare colpevoli, è più utile riflettere sui propri bisogni, sulle dinamiche relazionali e su come evitare di ripetere gli stessi errori.
Narcisismo sociale
Se il ‘900 è stato il secolo dell’isteria, il nostro è l’epoca del narcisismo. La sovraesposizione dell’immagine del sé sui social media, i meccanismi di rinforzo positivo (like) e la dematerializzazione del corpo hanno amplificato le componenti narcisistiche presenti in ognuno di noi. La società moderna, con le sue istanze di perfezione e controllo, incoraggia tratti narcisistici, rendendoli “eco-sintonici” (accettati socialmente) prima ancora che “ego-sintonici” (accettati dall’individuo).
Tuttavia, è importante distinguere tra narcisismo sociale (influenzato dall’ambiente) e disturbo di personalità narcisistico (legato all’individuo). La tendenza a vedere narcisisti ovunque può essere un riflesso della nostra epoca, ma non deve portare a diagnosi affrettate.
Postilla tecnica sul narcisismo
Il Disturbo di Personalità Narcisistico rientra nel Cluster B del DSM-5, insieme ai disturbi borderline, antisociale e istrionico. Questi disturbi condividono dinamiche comuni, come l’instabilità emotiva e le difficoltà relazionali. È facile confondere tra loro i tratti di questi disturbi, ma è importante ricordare che le persone non possono essere ridotte a singole etichette.
Prima di interrogarsi sul narcisismo del proprio partner, sarebbe più utile riflettere sul proprio. Spesso, i tratti che ci attraggono nell’altro sono proprio quelli che rispecchiano aspetti di noi stessi. La vera trasformazione inizia dal dubbio e dalla capacità di mettersi in discussione, accettando che la sofferenza non è gratuita, ma può essere un motore di crescita.
Una Riflessione Filosofica per Chi Cerca Risposte sull’Amore
Se stai leggendo questo testo, probabilmente ti sei ritrovato in una relazione complicata, forse tossica, e hai sentito parlare di narcisismo. Magari hai cercato online, letto articoli, visto video, e ti sei chiesto: “Ma è davvero colpa sua? O c’è qualcosa in me che non va?”. Bene, sei nel posto giusto. Parliamo di narcisismo, ma non come fanno gli psicologi. Parliamone da filosofi, perché il narcisismo non è solo una patologia: è un fenomeno che dice molto su di noi, sulla società e su come amiamo.
Narcisismo: Cosa Significa Davvero?
Partiamo da una domanda semplice: cos’è il narcisismo? Nel linguaggio comune, è diventato un’etichetta per descrivere chi sembra egoista, manipolatore, incapace di amare. Ma il narcisismo è molto di più. È una lente attraverso cui guardiamo noi stessi e gli altri. È il bisogno di essere visti, ammirati, riconosciuti. E, in una società come la nostra, dove i social media ci spingono a mostrare solo la versione perfetta di noi stessi, il narcisismo è diventato quasi una norma.
Ma attenzione: narcisismo non è sempre patologico. Tutti abbiamo tratti narcisistici. Il problema nasce quando questi tratti prendono il sopravvento, trasformando le relazioni in giochi di potere, dove c’è chi domina e chi soccombe.
La Trappola della Dicotomia
Hai mai sentito parlare della coppia “narcisista e crocerossina”? È un modello che va di moda online: lui, il cattivo egoista; lei, la vittima altruista. Ma questa è una semplificazione pericolosa. La verità è che nessuna relazione è così bianca o nera.
La “crocerossina”, quella che si sacrifica per l’altro, spesso non lo fa per puro amore. Lo fa per sentirsi buona, utile, necessaria. E il narcisista? Ha bisogno di qualcuno che lo ammiri, che lo confermi nella sua grandiosità. In pratica, entrambi hanno bisogno l’uno dell’altro, anche se in modi distorti.
La domanda che dovresti porti non è: “Lui/lei è un narcisista?”, ma: “Perché sono finito in questa dinamica? Cosa sto cercando in questa relazione?”.
Perché Etichettare gli Altri Non Serve a Niente
Ecco un punto cruciale: etichettare qualcuno come “narcisista” non ti aiuta a risolvere i tuoi problemi. Anzi, rischia di diventare una scusa per non guardarti dentro. Le parole hanno un potere enorme: se inizi a vedere l’altro come un narcisista, ogni suo gesto, ogni sua parola, verrà interpretata attraverso quella lente. E così, invece di capire cosa non ha funzionato, ti ritrovi bloccato in una narrazione che ti impedisce di crescere.
La filosofia ci insegna che il vero cambiamento inizia dal dubbio. Chiediti: “Cosa posso imparare da questa esperienza? Quali sono le mie responsabilità?”. Non si tratta di colpevolizzarti, ma di capire come funzioni, quali siano i tuoi bisogni e le tue paure.
Viviamo Tutti in uno Specchio?
Oggi viviamo in un’epoca che potremmo definire “narcisistica”. I social media ci spingono a mostrarci sempre al meglio, a cercare like e approvazione. La nostra immagine è diventata una merce, e questo ha un effetto profondo su come ci relazioniamo agli altri.
Ma c’è una differenza tra narcisismo sociale (influenzato dalla cultura) e disturbo narcisistico di personalità (una patologia vera e propria). Non tutti quelli che amano i selfie sono narcisisti patologici. E non tutti i narcisisti sono mostri da evitare. Spesso, sono persone ferite, che hanno costruito un’immagine grandiosa per nascondere una profonda insicurezza.
Cosa Fare Se Pensi di Aver Incontrato un Narcisista
Se sei qui perché pensi di aver avuto a che fare con un narcisista, la prima cosa da fare è smettere di cercare colpevoli. La relazione è finita male? Ok. Ma invece di concentrarti sull’altro, chiediti: “Cosa mi ha portato a innamorarmi di questa persona? Quali bisogni stavo cercando di soddisfare?”.
Ecco alcuni passi per uscire dalla trappola del narcisismo:
- Guarda dentro di te: Cosa ti ha spinto a tollerare comportamenti tossici? Cercavi amore, sicurezza, riconoscimento?
- Smetti di etichettare: Non importa se l’altro è un narcisista o meno. Quello che conta è capire come tu ti sei comportato nella relazione.
- Impara ad amare in modo sano: L’amore non è possesso, né sacrificio. È riconoscimento dell’altro, nella sua unicità e imperfezione.
Consapevolezza non giudizio
Il narcisismo non è solo un problema individuale. È un sintomo della nostra epoca, dove l’immagine conta più della sostanza, e dove le relazioni spesso si riducono a giochi di potere. Ma c’è una speranza: la consapevolezza.
Se hai avuto una relazione difficile, non sprecare energie a cercare di “diagnosticare” l’altro. Usa quell’esperienza per capire chi sei, cosa vuoi, e come puoi amare in modo più autentico. Perché, come diceva Socrate, la vera saggezza inizia dal conoscere se stessi.
E tu, sei pronto a guardarti nello specchio?
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