
Omosessualità e Morale Cattolica: Radici di una Condanna Secolare
La recente decisione della Russia di riclassificare l’omosessualità come malattia mentale riaccende i riflettori su un dibattito che l’Occidente ha affrontato per decenni. Ma come si è evoluto lo sguardo sulla sessualità, dall’etica religiosa alla scienza moderna?
La visione cristiana della sessualità, intrisa di dualismo maschile/femminile, ha plasmato per secoli il concetto di “naturale”. Il corpo femminile, associato al peccato e alla tentazione, e l’uomo efebico, percepito come imitatore “impuro” del femminile, hanno generato un cortocircuito culturale. Non l’atto omosessuale in sé, ma la sovversione dei ruoli di genere è stato il vero scandalo. Come sottolinea il Catechismo:
«Maschio e femmina Dio li creò» (Genesi 1,27).
Questa divisione sacra tra “impollinatore” e “ricettore” rendeva l’omosessuale un elemento di rottura, privato del “dono della vita” e relegato a simbolo di desiderio peccaminoso.
Il Catechismo della Chiesa Cattolica: Castità come Imperativo Morale
Nel Catechismo della Chiesa Cattolica (CCC), la sessualità è inserita nel contesto della “castità”, virtù che regola gli impulsi per avvicinarsi alla “perfezione cristiana”. Gli atti omosessuali sono definiti «intrinsecamente disordinati», contrari alla legge naturale perché svincolati dalla procreazione. Tuttavia, si precisa:
«Le persone omosessuali devono essere accolte con rispetto, compassione, delicatezza» (CCC 2358).
La castità diviene così un obbligo universale, declinato in:
- Castità coniugale: rapporti finalizzati alla procreazione.
- Continenza: astinenza per single, vedovi e fidanzati.
- Verginità: consacrazione a Dio.
Tra le “offese alla castità” figurano lussuria, masturbazione, pornografia e prostituzione, tutte ritenute distorsioni della sessualità “naturale”.
Psicoanalisi e Omosessualità: L’Eredità del Disgusto
Freud, sebbene rivoluzionario, eredita dalla morale cattolica l’ossessione per la sessualità “normata”. Nella sua “Etiologia della nevrosi”, collega la nevrastenia maschile alla masturbazione e al coitus interruptus, pratiche ritenute dannose quanto l’astinenza:
«Un uomo sano tollera il coitus interruptus, ma non indefinitamente» (Freud, Opere Complete).
L’omosessualità, in quest’ottica, è sintomo di un blocco nello sviluppo psicosessuale, legato all’angoscia di castrazione. Solo con Alfred Kinsey, che studia l’omosessualità in campioni non clinici, emerge l’idea di una variante naturale della sessualità, poi accolta dall’OMS nel 1990.
ICD e Omosessualità: Dalla Devianza alla Depatologizzazione
L’ICD (Classificazione Internazionale delle Malattie) riflette il mutamento culturale:
- ICD-6 (1948): Omosessualità tra le “deviazioni sessuali” (codice 320.6).
- ICD-10 (1992): Rimozione come patologia, ma persistenza di categorie ambigue come “disturbo egodistonico”.
- ICD-11 (2018): Scomparsa dei riferimenti all’orientamento sessuale, focus su “incongruenza di genere”.
Un percorso analogo segue il DSM (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali):
- DSM-I (1952): Omosessualità come “sociopatia”.
- DSM-II (1968): Inquadrata tra le “devianze sessuali”.
- DSM-III (1980): Introduzione dell’“omosessualità egodistonica”, rimossa solo nel DSM-5 (2013).
Conclusioni: Tra Eredità Culturali e Nuove Sfide
La depatologizzazione dell’omosessualità è stata una battaglia contro pregiudizi radicati nella teologia e nella scienza. Se il DSM-5 segna un traguardo, restano nodi irrisolti:
- Terapie riparative: ancora legittimate in alcuni contesti.
- Salute mentale LGBTQ+: l’omofobia internalizzata richiede approcci clinici sensibili.
- Sessualità e spiritualità: il dialogo tra Chiesa e comunità scientifica è ancora aperto.
Come osservato da Habermas, «una teoria che ignora la propria critica diventa metafisica». La sfida odierna è evitare semplificazioni: depatologizzare non significa negare complessità, ma riconoscere che l’omosessualità non è un disturbo da curare, ma un’identità da rispettare.
Riferimenti Bibliografici
- Catechismo della Chiesa Cattolica (1992), Libreria Editrice Vaticana.
- Freud, S. (1895), Etiologia della nevrosi, in Opere Complete, Bollati Boringhieri.
- American Psychiatric Association (2013), DSM-5, Raffaello Cortina Editore.
- Kinsey, A. (1948), Sexual Behavior in the Human Male, Saunders.
- Duberman, M. (1994), Stonewall, Penguin Books.
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