
Dopo anni di panificazione e studio, ho deciso di riscrivere da zero un tutorial chiaro e approfondito su come fare la pasta madre, per aiutare chi si avvicina a questo mondo a capire i processi in modo semplice e sicuro.
Spesso i principianti si scoraggiano a causa dell’incertezza sui tempi e delle aspettative errate. In passato ho scritto molti articoli su quando è pronta una pasta madre, ma credo sia tempo di aggiornare i concetti di base.
Qui puoi trovare alcuni dei metodi che ho ideato per accorciare i tempi di innesco e Qui un corso base per principianti che partendo da ZERO ti permette di produrre un pane di grani antichi.
Che cos’è la pasta madre?
La pasta madre è il risultato di processi fermentativi spontanei. In natura, tutto fermenta sotto le giuste condizioni. La fermentazione, oltre a creare sapori unici, è anche un metodo di conservazione.
Alla base del formaggio, della birra e del pane, c’è la fermentazione lattica: i protagonisti principali non sono i lieviti, ma i batteri lattici.
Perché la pasta madre è acida?
La caratteristica principale della pasta madre è l’acidità, da cui il nome alternativo “pasta acida”. I batteri lattici (LAB) producono acido lattico (e talvolta anche acetico), creando un ambiente acido in grado di eliminare i batteri indesiderati.
Come si avvia una pasta madre?
1. Scegliere la farina giusta
I batteri lattici sono ovunque, anche nella farina. Le farine integrali macinate a pietra hanno una carica microbica più alta e sono ideali per fare la pasta madre in casa.
2. Favorire i batteri “giusti”
Non tutti i batteri presenti sono fermentativi. Alcuni sono “putrefattivi” e indesiderati. I batteri lattici selezionano da sé l’ambiente, acidificandolo fino a un pH intorno a 4, ostile per gli altri microrganismi.
Fasi della fermentazione
- 48 ore: acidificazione iniziale
- 5-6 giorni: eliminazione dei batteri indesiderati
- 10 rinfreschi: ripulitura dai sottoprodotti
Totale: circa 17 giorni per avere una pasta madre sicura e stabile.
Perché rinfrescare la pasta madre?
Il rinfresco serve a:
- Nutrire i batteri con nuova farina e acqua
- Ridurre l’acidità eccessiva
- Favorire la crescita dei lieviti
Durante l’innesco, evitare rinfreschi troppo frequenti per non alzare il pH troppo presto.
Il ruolo dei lieviti
Dopo la fase di acidificazione, è il momento dei lieviti, che fermentano zuccheri producendo etanolo e anidride carbonica: sono loro a far lievitare l’impasto.
Molti pensano che la pasta madre sia pronta quando raddoppia di volume. In realtà, è pronta solo quando è microbiologicamente sicura. La lievitazione viene dopo.
Quando fare rinfreschi ravvicinati?
Dopo i 17 giorni iniziali, puoi iniziare a rinfrescare ogni 12 ore per “rinforzare” la madre e stimolare la crescita dei lieviti. L’obiettivo è raggiungere:
👉 Raddoppio del volume in 4 ore a 28°C
A quel punto la pasta madre è pronta per essere conservata in frigo e gestita normalmente.
Conclusione
Ora che sai come fare la pasta madre da zero, segui il procedimento con pazienza e costanza. Ricorda: prima la sicurezza, poi la lievitazione.
Lascia un commento