Per ragioni di spazio ho deciso di pubblicare le foto dei disegni fuori dal blog. Volevo però scrivere due parole che introducessero ai lavori.
Iniziai a disegnare con l’inizio dell’università. Soffrivo di stati ansioso-depressivi che mi colpivano ciclicamente e capii dopo sulla cosa di ogni passaggio importante della mia vita. L’università per me fu un inizio particolare. Scelsi allora filosofia. La scelsi quasi per caso. Inizialmente infatti avevo scelto Architettura. C’erano domande assurde e immaginavo perciò di non essere passato. Nella mia mente mi ero perciò già prefigurato di iscrivermi al “palazzo rosa”, così chiamavano la struttura che accoglieva la Facoltà di Lettere e filosofia. Poi i test li superai, ma mi ero già iscritto a Filosofia. Fu l’inizio di un lungo quanto turbolento amore.
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prime opere
I miei primi disegni li cominciai per caso
Cominciammo decisamente male però. Il contesto, la mia tendenza ad isolarmi e puntare ad essere il migliore, il rapporto morboso che avevo con gli insegnanti avevano da sempre costituito ragione di angoscia profonda. L’inverno precedente era stato molto complesso da gestire e quello che si annunciava non sarebbe stato più semplice. In mezzo ci furono questi primi disegni. Il primo lo tracciai quasi per gioco. L’uomo sugli scogli è il primo dei disegni che feci. Cominciai quasi per gioco facendo uno schizzo con la china, e lo colorai alla meglio subito dopo. E’ l’unico del periodo fatto d’immaginazione. Gli altri sono copie di quadri piuttosto famosi. Vi accorgerete presto che i miei pupazzi non hanno volto, all’inizio credevo dipendesse dal fatto che non sapessi disegnarli. Poi divenne un tratto distintivo dei miei lavori
Bene credo proprio che convenga non aggiungere altro. Vi lascio alla visione dei disegni che potrete guardare cliccando sul bottone in basso.
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